Colui che INSISTE sui propri diritti e sulle proprie vie cadrà nello scoraggiamento. Leggiamo in Isaia 40:27 :“Perché dici tu Giacobbe e parli così Israele: La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?”. Notiamo che non è solo Giacobbe a lamentarsi, ma anche Israele. Qui, entrambi i tipi, sono rappresentativi. Laddove il nome Giacobbe descrive quelli che sono ancora spiritualmente immaturi, quello di Israele descrive quelli più maturi. Tutti e due sono scoraggiati perché sentono che Iddio non ha riguardo alle loro vie ed ai loro diritti.
Ma anche se Giacobbe ed Israele avessero le loro vie ed i loro diritti, sarebbero felici?
Cosa accadrebbe se il Signore ci permettesse di fare o di vivere come noi vorremmo?
Ricordiamo quello che accadde a Naomi per voler scegliere la propria via? Ella visse al tempo dei Giudici, tempo in cui gli Israeliti, rifiutando di essere soggetti a Dio come Re, facevano quello che ai loro occhi sembrava giusto (Giudici 21:25). La carestia che colpì Betlemme fu una scusa (l’argomento) mediante cui Naomi convinse suo marito Elimelec ad emigrare insieme a lei ed ai loro due figli a Moab.
Per un tempo tutto (materialmente parlando) andò per il meglio, ma poi, prima il marito e poi i due figli morirono inaspettatamente, lasciandola vedova.
Ma tramite questa dolorosa perdita, Naomi riconobbe che seguire le proprie vie non porta mai alla vera felicità. Delusa e stanca della vita, Naomi fece ritorno a Betlemme. - E quando giunsero a Betlemme, tutta la città fu commossa per loro. Le donne dicevano::” è proprio Naomi?” E lei rispondeva : “ non mi chiamate Naomi; chiamatemi Mara, poiché l’Onnipotente m’ha riempito d’amarezza. Io partii nell’abbondanza, e il Signore mi riconduce spoglia di tutto” - (Rut 1:19-21).
Anche il figliuol prodigo dovette imparare cosa avviene a coloro che insistono sui propri diritti e sulle proprie vie. Insoddisfatto della sua vita, chiese al padre di dargli la parte di eredità che gli spettava. Poi lasciò la casa paterna per andarsene in un paese lontano. Quivi visse come gli piaceva, scelse i propri amici e spese il danaro liberamente. La scrittura dice: “Egli partì per un paese lontano e vi sperperò i suoi beni, vivendo dissolutamente.” (Luca 15:13). Ma venne una carestia che lo costrinse a lavorare come guardiano di porci. Solo allora il prodigo realizzò la sua follia nell’aver seguito la propria via, e rientrato in se stesso, il suo vero se stesso, decise di ritornare a casa. Ritornò con uno spirito di vero pentimento, confessando di essere indegno di essere chiamato figlio, essendo però, disposto ad essere trattato come uno dei servi di suo padre, cioè come uno che non ha diritti. Nel caso di Naomi fu la carestia rivelare la sua ostinatezza, nel caso del prodigo, invece la carestia fu il mezzo attraverso il quale egli imparò a conoscere se stesso. Entrambi dovettero realizzare che insistere sui propri diritti e poi voler scegliere le proprie vie porta all’autodistruzione. Che contrasto con la vita di Gesù Cristo! Egli non insistette sui propri diritti e sulle proprie vie. Anzi fu disposto a spogliarsi di tutti i suoi diritti affinchè lo Spirito Santo, potesse avere, nella sua vita, la sua via. La risposta di Isaia al lamento di Giacobbe e di Israele è:”Non lo sai tu?non l’hai udito? Il Signore è Dio Eterno, il Creatore degli estremi confini della terra; egli non si affatica e non si stanca; la sua intelligenza è imperscrutabile” (Isaia 40:28). L’espressione “l’Iddio Eterno” il Signore è Dio eterno, rivela l’immutabilità di Dio “Egli è lo stesso ieri oggi e in eterno” (Ebrei 13:8). L’Iddio eterno è anche il nostro creatore, egli ci ha creati per un piano ed uno scopo preciso. Non ci ha creati perché doveva, ma perché ci ama. Egli vuole trasformarci a sua immagine e somiglianza. L’uomo è la più alta espressione dell’amore e della potenza di Dio. La risposta al lamento di Giacobbe e di Israele” La mia via è occulta al Signore e al mio diritto non bada il mio Dio?” è: che l’Iddio eterno è pronto e disposto a portare avanti il suo piano eterno, per il bene di coloro che non insistono più sui loro diritti o sulle proprie vie, ma lasciano adempiere la volontà di Dio nella loro vita.
Pastore: Paolo Vitulli