SEGUIRE GESU’ SUL NUOVO CAMMINO GIOV. 1: 29-39

SEGUIRE GESU’ SUL NUOVO CAMMINO  GIOV. 1: 29-39

Il fatto che ci siano più tempi  nella nostra vita in rapporto col cielo, è confermato anche dal ministerio di Giovanni Battista, il quale fu usato da Dio a dare due messaggi differenti in due tempi diversi. Il primo messaggio fu dato ad una moltitudine mentre Giovanni vedeva Gesù venire verso di se. Disse alla gente: “Ecco l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo”. In questo primo messaggio Gesù fu presentato al popolo come Salvatore, venuto a risolvere la grande questione del peccato e del perdono. Però, a questo glorioso messaggio fece seguito un altro messaggio. Il giorno seguente, il Battista si trovò solo con due dei suoi discepoli e di nuovo vide Gesù. Rivolgendosi a questi due disse : “ Ecco l’Agnello di Dio !” Più che vedere Gesù, Giovanni contemplò Gesù mentre camminava. Anche l’agire di Gesù fu diverso nelle due occasioni di sopra. Il primo giorno,  Egli andò verso il Battista, il secondo giorno invece era “in cammino”. Nel primo tempo il Signore viene a noi come Salvatore per salvarci dal peccato. Nel secondo tempo, lo Spirito Santo attira il nostro sguardo su Gesù l’Agnello e “sul cammino” dell’Agnello. Il messaggio del secondo giorno, “ Ecco l’Agnello di Dio !” fu un messaggio più ampio. A queste parole i due discepoli lasciarono Giovanni e cominciarono a seguire Gesù. Ad un certo punto, Egli accortosi di essere seguito, Si voltò e chiese: “Che cercate? Ed essi gli dissero: Rabbì dove dimori ? Egli rispose venite e vedrete”  Essi dunque andarono, videro dove dimorava e rimasero con Lui quel giorno. Era circa la decima ora.  La domanda di questi due (dove dimori tu?), rivela che essi seguivano Gesù non per motivi egoistici, cercando qualche beneficio o dono ma perché volevano sapere dove Egli dimorava. Furono incoraggiati a venire ed a vedere. Non è scritto dove Gesù li abbia portati ma qui non si tratta di posti o luoghi, bensì di una condizione dello spirito. A loro fu dato di vedere dove Gesù dimorava in spirito. Videro l’uomo che dimorava nella presenza di Dio. Videro l’uomo che non era preoccupato di Se stesso ma dell’opera  di Dio. Videro l’uomo il cui unico scopo nella vita era quello di compiacere a Dio. Videro l’uomo che era veramente umile e mansueto di cuore. Videro l’uomo che non era soggetto all’anima propria, ne influenzato da più voci. Videro l’uomo che amava Dio davvero e che dimorava nel centro della volontà divina. Videro non solo la dimora di Gesù in spirito  ma rimasero con lui. Vedere dove Egli dimora e rimanere con Lui non è la stessa cosa, perchè si può vedere dove Gesù dimora e poi prendere un’altra strada........ Quei due si misero “in cammino” per vedere dove egli dimorava, e, avendo veduto la Sua dimora, decisero di rimanere con Lui. Fu per loro un nuovo tempo, un nuovo principio. Siamo noi disposti a seguire Gesù per contemplarLo e per conoscere “il Suo cammino” ?  Vedere come nella Sua umanità Egli fu sempre sottoposto alla volontà del Padre, sempre sotto il controllo e dominio dello Spirito Santo.  Questo è il tempo  in cui il Signore chiama ad entrare in un nuovo cammino, di seguire Gesù non per cose, non per quello che Lui può dare e neanche per quello che noi vogliamo fare per Lui ma per Lui stesso, affinchè dimoriamo dove Egli dimora.   

Vediamo questo primo tempo nella vita di Marta e il secondo tempo nella vita di Maria. A Marta, Gesù fu costretto a dire: Marta, Marta tu ti affanni e t’inquieti in molte cose ma una cosa sola è necessaria. Il suo rimprovero non fu dovuto al fatto che Egli non apprezzasse il lavoro che svolgeva Marta ma perché ella era occupata intorno a cose da lei reputati importanti, cose “PER GESU’”; Maria invece non rimase nel primo tempo ma entrò in questo nuovo tempo, in cui si occupò “ DI GESU’ ”.  E Noi di che ci occupiamo? Di cose o di Gesù ? Siamo occupati di conoscere Lui e la Sua volontà per noi, di conoscere le Sue vie ed i Suoi metodi e di dimorare dove Egli dimora? Vogliamo entrare in questo nuovo tempo e cammino nel quale non si  è più occupati di noi stessi e dei nostri bisogni ?  Egli conosce tutti i nostri bisogni. Non è indifferente alle nostre suppliche, né alle nostre preghiere. Ma qual’è il bisogno più grande della nostra vita? Non è quello di conoscerLo per dimorare in Lui affinché Lui dimori in noi? Il libro dell’Apocalisse descrive un popolo che si trova insieme all’Agnello sul Monte Sion, figura del Regno di Dio. Un popolo che segue l’Agnello dovunque Egli vada . Un popolo che non è rimasto nel primo tempo e col primo messaggio ma che è entrato nel NUOVO CAMMINO, dimorando dove l’Agnello dimora (Ap. 14:4). Già da diversi anni Abraamo si trovava nel territorio dove Dio lo aveva chiamato, eppure venne il giorno i cui il Signore Si rivelò a lui dicendo: Io sono l’Iddio onnipotente CAMMINA alla Mia presenza e sii integro. Era venuto anche per lui un secondo tempo per entrare in un nuovo cammino, davanti al Signore. Voglia Iddio aiutarci a comprendere che mentre non si deve mai disprezzare tutto quello che Egli ha fatto per noi nel passato, sarebbe pericoloso rimanere, volontariamente in una condizione elementare. Anche noi dobbiamo passare da un messaggio ad un altro, da un tempo ad un altro, da una condizione ad un’altra, se vogliamo seguire IL CAMMINO dell’Agnello per dimorare in spirito dove Lui dimora. In questo nuovo tempo e cammino vogliamo restare con Gesù ed essere a Lui uniti, vedere adempiersi dentro di noi la Sua volontà buona, perfetta e accettevole.  

Pastore: Paolo Vitulli


Crea un sito gratis Webnode